Ombra di Foglia cuce mascherine da donare agli ospedali

Negli ultimi giorni abbiamo letto varie notizie di brand della moda che hanno convertito la loro produzione. Bulgari fa il gel disinfettante e Armani i camici, solo per citarne un paio molto famosi. La conversione produttiva però, si può attuare anche nei laboratori di una sartoria artigianale. Ombra di Foglia a Torino lo ha fatto!

Come pubblicato sulle pagine social dell’atelier, Ombra di Foglia, in questi giorni, ha cucito mascherine da donare agli Ospedali Maria Vittoria e Molinette.

Nel post su Instagram si legge:

Verranno donate nella speranza che il nostro contributo possa dare un aiuto a tutti quelli che sono in prima linea in questi giorni.

Ombra di Foglia produce mascherine 01

Elena Pignata, titolare dell’atelier, raggiunta tramite il social, mi spiega che:

Le mascherine sono in puro cotone, lavabili a 90 gradi. Sono state “neutralizzate” con il vapore di un ferro da stiro professionale usato a 120 gradi prima di essere imbustate. Ne consiglio comunque un lavaggio prima dell’uso.”

L’atelier Ombra di Foglia è dunque, un esempio di solidarietà per medici e infermieri, ma non solo. Anche per la collettività che in questo momento dipende prima di tutto dal loro operato.

È inoltre, un modello di conversione produttiva di piccole dimensioni realizzata per fronteggiare la carenza dei dispositivi sanitari volti a proteggere gli operatori.

La storia dell’atelier

Ombra di Foglia è una sartoria artigianale di abiti all’avanguardia fortemente voluta da Elena Pignata.

Elena, dopo aver vinto ambiti premi e lavorato per diverse case di moda sia in Italia che all’estero, crea il suo marchio con il quale riesce a far emergere il suo stile, la sua idea di moda e di estetica. Queste idee la spingono a creare anche la linea di abiti da sposa e cerimonia, rendendo felici tutte le donne che desiderano esprimere una femminilità velata.

Si dedica a tutti i suoi modelli con attenzione e dedizione quotidiana. Vivacizza Borgo Rossini, il quartiere che ospita la sua sartoria, ormai dal 2006.

Ci fa piacere dunque, evidenziare quanto si possa essere capaci di grandi gesti anche senza avere la vetrina in pieno centro città, investire migliaia di euro in marketing o vivere sotto i riflettori.

 

 

Luciana Spina

Luciana Spina

Luciana Spina, tante cose, ma qui soltanto blogger. Adoro osservare la realtà. Lo spirito critico e la concretezza sono, nel bene e nel male, le mie caratteristiche.

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