Papa don’t preach: ecco perchè è così attuale

In questo particolare momento storico in cui di nuovo (e ancora!) la donna è vittima di restrizioni assurde e di violenza legalizzata, vi proponiamo di riflettere su una canzone che fece scalpore: “Papa don’t preach” di Madonna. Se allora suscitò molte polemiche, vorremmo che ne suscitasse ancora adesso.

E’ una canzone che parla di una figlia, incinta, che spiega al padre che terrà il bambino, e che vorrebbe il suo appoggio. Spiega che se non lo avrà, terrà ugualmente il bambino perchè lei vive, lei sbaglia, lei sceglie. A noi pare dunque, un inno alla libertà di autodeterminazione di ogni donna, di ogni persona.

Perdere la libertà di scegliere il proprio destino è perdere la dignità, il rispetto, la vita.

papa don't preach youtube
papa don’t preach youtube

Nel 1986, quando uscì questo singolo, Madonna attirò da una parte le critiche di alcune organizzazioni femministe per il messaggio di incoraggiamento alle gravidanze adolescenziali. Dall’altra le associazioni antiabortiste vedevano la canzone come un inno alla vita. Nel mezzo si inserì la prima scomunica da parte del Vaticano, che tentò di impedire il suo primo concerto in Italia, senza però riuscirvi. All’epoca probabilmente, il Papa vide la pop star come una provocatrice e una promotrice del sesso senza regole e questo correva il rischio di scardinare i principi della religione cattolica molto di più delle lotte delle associazioni a favore dell’aborto.

E ora vi proponiamo la traduzione del testo per mostrarvi quanto non vi sia nè un incoraggiamento alla gravidanza, nè all’aborto, bensì solo e semplicemente la volontà di esercitare la propria libertà di scelta.

 

“Papa don’t preach” – “Papà non predicare”

Papà so che che ti arrabbierai

Perché sono stata sempre la tua bambina
Ma ormai dovresti sapere
Che io non sono una bambina
Mi hai sempre insegnato cosa è bene e cosa è male
Ho bisogno del tuo aiuto, papà ti prego sii forte
Forse il mio atteggiamento non è maturo
Ma so quel che dico
Quello che tu mi hai raccomandato di evitare…
Quello di cui mi hai detto che potevo farne a meno…
Siamo in un gran casino, e dico sul serio – Ti prego
Niente prediche papà, sono in guai seri
Niente prediche papà, ho perso il sonno
Ma mi sono convinta, terrò il mio bambino,
Terrò il mio bambino
Lui dice che mi sposerà
Possiamo metter su una famigliola
Forse andrà tutto bene
E’ un sacrificio
Ma i miei amici continuano a dirmi di mollare
Dicendo che sono troppo giovane, dovrei esserne all’altezza
Ciò di cui ho bisogno proprio adesso è un buon consiglio, ti prego
Papà, papà se tu potessi solo capire
come mi sta trattando bene
Tu ci daresti immediatamente la tua benedizione
Perché siamo innamorati, siamo innamorati, quindi ti prego
Niente prediche papà, sono in guai seri
Niente prediche papà, ho perso il sonno
Terrò il mio bambino,
Non smettere di volermi bene papà
Lo so, terrò il mio bambino

Papa don’t preach è una supplica a non giudicare

La canzone “Papa don’t preach” è una supplica. Non sono richiesti giudizi a chi ci ama come un padre, nè a qualcun altro. Quindi, perchè le scelte delle donne in merito alla gravidanza o alla sua interruzione dovrebbero essere giudicate o adottate da uno Stato?

Perchè uno Stato di diritto dovrebbe scegliere al nostro posto cosa è meglio per noi?

proteste in Polonia contro l'aborto La Repubblica
Proteste in Polonia contro l’aborto La Repubblica

In Italia il diritto all’aborto è riconosciuto da 42 anni come nella quasi totalità degli stati membri dell’Unione Europea, ma in Polonia è in corso una vera e propria lotta contro i diritti delle donne. Il 22 ottobre 2020 il Tribunale costituzionale polacco ha infatti, dichiarato illegittimo l’aborto anche nei casi di gravi malformazioni al feto.

 

Le donne polacche, come tutti gli essere umani in tutti i paesi del mondo, hanno diritto di scelta e all’autodeterminazione. Questi diritti non possono e non devono essere messi in pericolo. Per questa ragione ci uniamo all’appello del popolo polacco che chiede:

  • di essere audito dal Parlamento Europeo e dalla Presidente della Commissione Europea;
  • sostegno alla protesta e alle associazioni per i diritti delle donne;
  • disponibilità da parte degli altri stati membri di praticare l’aborto alle donne polacche;
  • interruzione dei finanziamenti agli Stati come la Polonia che violano i diritti umani.

Nessun giudizio e nessuna privazione o restringimento della libertà di scegliere cosa fare della propria vita e del proprio corpo!

 

Redazione

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