Fiaba: ruolo e funzioni della figura femminile.

Quest’oggi Federica Farina ci prende per mano per analizzare un po’ più da vicino la figura della donna all’interno della fiaba.

Quante di noi hanno sognato, fin da piccole, di essere una principessa e, seguendo il modello delle storie più famose, di sposarsi con un aitante principe azzurro? Credo tutte, almeno una volta! Se guardiamo da vicino la condizione che le principesse delle fiabe sono costrette a vivere, ci rendiamo conto che forse non rappresentano l’emblema dell’agiatezza, sulla quale la bambina che è in noi è solita fantasticare.

fiaba 01«La Donna è la protagonista indiscussa della Fiaba, la “Forza Madre” attorno alla quale si snoda la trama, colei che genera, che costruisce e che porta al lieto fine», ci spiega Federica. «Per arrivare a questo lieto fine, però, ne passa un po’ di tutti i colori. Spesso la donna è vestita di stracci, è sola, è osteggiata, ma riesce con sforzo e astuzia ad appendere i cenci al chiodo e a vestirsi di abiti di pizzi e merletti. Capovolge, così, la situazione di partenza e ottiene tutto ciò che prima vedeva solo nei suoi sogni, quando nei pochi momenti di pace poteva abbandonarsi alle più belle e salvifiche fantasie.».

 

Ribellione e Resilienza

Quest’attitudine permette anche la correlazione con situazioni quotidiane molto attuali. In una società sempre più improntata al bullismo è, infatti, importante mantenere vivo il messaggio se sono buona e di buoni valori, posso farcela! Non ho bisogno di prevaricare per vincere!. È proprio per questo che lo stereotipo della Principessa, per essere incarnato al 100%, deve essere accompagnato da un buon grado di pazienza, gentilezza e rispetto verso il prossimo. Anche se la donna subirà molte ingiustizie, tutte le sue caratteristiche positive e la sua tenacia verranno ricompensate. Se inizialmente questa visione ci faceva pensare alla Principessa come alla vittima per eccellenza, per nulla ribelle, costretta a sopportare le vessazioni con infinita pazienza, oggi la visione si è radicalmente capovolta. La fiaba ci presenta spesso donne che non sono più disposte ad accettare soprusi e ingiustizie senza reagire e ribellarsi. Proprio grazie alla loro rivolta personale, vinceranno tutte le battaglie conquistando anche l’amore del loro principe.

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«La Donna», aggiunge Federica, «è spesso abbandonata dai genitori, (quando addirittura non sono morti) e si ritrova ad affrontare mille avversità prima del lieto fine. Da questo emerge la forza della donna che accetta di superare delle disgrazie terribili senza mai mollare, e che potrebbe tradursi nella caratteristica della resilienza. Dalle Donne emergono risorse che mettono in gioco cervello e cuore, e che permettono alle protagoniste di vincere e superare le difficoltà.».

 

La Strega Cattiva

Già, ma come la mettiamo quando la figura femminile non è più quella della Principessa, bensì quella della Strega? Federica ci fiaba 03spiega che anche il ruolo dell’antagonista per eccellenza è cambiato molto nel tempo. «Dapprima viene raffigurata con delle sembianze orrende, successivamente comincia ad essere dipinta come una donna bellissima e terribilmente astuta. Tale bellezza, però, si scontra con quella idealizzata della principessa protagonista: la Strega sa anche trasformarsi all’occorrenza assumendo sembianze meno armoniche, fino ad arrivare ad una trasfigurazione completa, come nel caso della Strega di Biancaneve. Questa caratteristica mostra più sfaccettature della personalità fisica e mentale della donna che, in questo caso, sa ingannare e ammaliare. Alla fine, però, verrà sconfitta, e di conseguenza la parte oscura del ruolo femminile sparirà con essa. Il dualismo incarnato dalla figura della Strega mette, dunque, in luce un altro aspetto femminile molto prominente: la pericolosità.».

 

La Fata Buona

In effetti quanto è difficile tenere a bada una donna arrabbiata? Figuriamoci una strega cattiva! Fortunatamente nella fiaba vediamo contrapporsi a tale figura anche il ruolo della fata buona. Detto ruolo è molto diverso sia da quello della Principessa che da quello della Strega Cattiva.

fiaba 04«La fata, a volte, è bellissima e rassicurante, come nel caso della Fata Turchina di Pinocchio, altre volte è angelica e materna, altre volte ancora è buffa e smemorata come la Fata Madrina di Cenerentola o le tre Fate Flora, Fauna e Serenella della Bella Addormentata nel Bosco. In questo caso la figura della fata ci aiuta ad assimilare l’ironia associata al ruolo della donna. In altri casi può avere un rimando alla maternità e alla protezione, caratteristiche assolutamente primarie della figura femminile

Quella che resta, ancora oggi, una costante della donna nella fiaba è senza dubbio la bellezza. Sebbene sembri essere un requisito fondamentale, la tendenza sta cambiando. Possiamo senza dubbio sostenere che le caratteristiche femminili che emergono dalle fiabe sono ben altre.

 

Il coraggio, la passione, la resilienza, la tenacia e l’astuzia sono solo alcune delle peculiarità che caratterizzano le nostre eroine moderne. Quindi chissà: forse tutte queste nuove figure femminili all’interno della fiaba moderna permetteranno alle nuove generazioni di bambine di sognare più in grande? Noi lo speriamo, anche perchè il mondo, ormai, è in mano delle nuove Principesse!

 

Fonte immagine: bestmovie.it

Lucia Giannini

Lucia Giannini

Lucia Giannini, da sempre con la passione per la scrittura e gli eventi culturali, un binomio che mi permette di dare libero sfogo alla mia necessità comunicativa.

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