Nido: come scegliere quello giusto per vostro figlio

Sta terminando il vostro congedo di maternità e siete preoccupate del rientro al lavoro con un bambino ancora piccolo? Allora scegliete di mandare il vostro bebè al nido. Parola di mamma! A suo tempo scegliere di mandare nostra figlia al nido, pur potendo ottenere l’aiuto dei nonni, fu una scelta educativa ben ponderata e di cui siamo stati contentissimi.

L’asilo nido è molto spesso una necessità quando non si può contare sulle famiglie di origine, non si riescono a trovare babysitter o tate affidabili o non è possibile godere appieno ed alternativamente delle varie formule di congedo di maternità o paternità. Anche in questi casi però, il nido non deve essere vissuto come un parcheggio, bensì come una scelta educativa precisa volta a vivere insieme ad altri bambini una vita fatta di scoperte.

Qualche tempo fa parlando con un paio di amiche educatrici, ho avuto l’idea di questo articolo. Così vi suggerisco i punti sui quali dovreste concentrarvi per scegliere il nido migliore per vostro figlio.

Ecco cosa dovete chiedere.

  • Chiedete di poter leggere il progetto educativo. Questo è il documento che contiene i principi educativi ai quali gli educatori si rifanno quotidianamente nella gestione dei bambini. È ben diverso dalla programmazione che può variare di anno in anno e contiene la sintesi delle attività proposte. Se condividerete il progetto educativo, potrete inserire nella rosa dei papabili il nido che state visitando, altrimenti fuggite a gambe levate!
  • Domandate sempre il rapporto numerico esistente tra gli educatori e i minori. Qui le considerazioni verranno da sé in base alla risposta data. Comunque la Deliberazione della Giunta Regionale del 16 aprile 2013  indica 1 educatore ogni 10 bambini.
  • Valutate attentamente gli spazi interni ed esterni della struttura che state visitando perché con i rapporti numerici di cui sopra è evidente che sarà piuttosto complicata l’uscita al parco. Così se essa offre la possibilità di andare in giardino e di fare attività all’aria aperta, il bambino avrà anche il contatto con la natura necessario al suo sviluppo psicofisico. Per quanto riguarda lo spazio chiuso, assicuratevi che le stanze siano capienti, ben pulite e attrezzate per fronteggiare tutte le esigenze dei bambini. Inoltre, chiedete se la cucina è interna. In caso affermativo, assicuratevi che il menu venga preparato sulla base di indicazioni date da dietisti affinché il pasto sia sempre ben equilibrato.
  • Ora vediamo cosa è incluso nell’importo della retta. Chiedete che vi vengano elencate tutte le voci che questa comprende e le modalità di pagamento, così non avrete sorprese in seguito. Molti asili comprendono nella retta il riscaldamento, altri chiedono un contributo separato per tenere al caldo i pargoli. È quasi sempre ricompreso l’acquisto del materiale per lo svolgimento delle attività di intrattenimento, ma ogni tanto un cartoncino potrebbero chiedervelo. Invece, vi potrebbero chiedere di portare i pannolini, le salviette e tutto l’occorrente per l’igiene di vostro figlio (solo in alcuni nidi sono forniti). Ora veniamo alla discussa caparra o cauzione o ferma-posto. I primi due termini sono certamente impropri dal punto di vista giuridico per raggiungere lo scopo di accaparrarsi il posto per il proprio figlio. Ciò che dovete sapere, quindi, è che solitamente viene chiesto l’importo di una retta mensile in anticipo e che vi deve essere specificato se questo verrà usato come pagamento dell’ultimo mese di frequenza o se vi verrà restituito o se sarà a fondo perduto.

 

Ancora qualche riflessione

A Torino non tutti gli asili nido prendono i bimbi sotto i 12 mesi, ma in quelli in cui si accettano anche i lattanti è possibile portare il proprio latte materno, previa compilazione della modulistica necessaria.

Vi invito inoltre, a ponderare la scelta del nido anche in base alle attività che potrebbero proporvi per attrarre l’iscrizione di vostro figlio. Infatti, i bambini non sono contenitori vuoti da riempire con tutte le attività possibili, dalla psicomotricità alla lettura passando per l’inglese. Di conseguenza, una visita approfondita di più asili nido e una lunga chiacchierata con il personale può aiutarvi a fare una scelta serena. Non fatelo però, quando il bambino è appena nato o siete ancora in attesa perché potrebbero aver luogo, successivamente alla vostra visita, cambiamenti imprevisti di personale, di sede e di progetto educativo… in fondo, queste sono decisioni che non sempre riguardano aspetti o fini educativi.

Luciana Spina

Luciana Spina

Luciana Spina, tante cose, ma qui soltanto blogger. Adoro osservare la realtà. Lo spirito critico e la concretezza sono, nel bene e nel male, le mie caratteristiche.

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