Assorbenti non ancora beni di prima necessità: Iva al 10% grazie a Draghi

Ieri il Governo Draghi ha annunciato la riduzione dell’Iva dal 22 al 10% sugli assorbenti, ma ancora non vengono considerati beni di prima necessità.

Nel Documento programmatico di bilancio che precede l’apposita legge, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, è stato inserito il taglio dell’Iva sui prodotti occorrenti per la gestione del ciclo mestruale.

L’aliquota sinora praticata è il 22%, la stessa applicata a vestiti, cosmetica, borse e gioielli. La differenza qual è?

Ad una donna può bastare una borsa per uscire e può essere usata fino al logoramento, gli assorbenti, i tamponi o le coppette mestruali no.

Già qualche tempo fa la pensavamo così!

Sugli alimenti, beni di prima necessità perché fonte di sostentamento dell’essere umano, si applica il 4% di imposta. Sui prodotti per l’igiene femminile si passa dal 22 al 10% e via con gli applausi.

Oggi le più importanti testate giornalistiche del paese applaudono alla decisione, peraltro non definitiva[1], e i partiti politici fanno a gara per prendersene il merito.

Le donne sono veramente felici di questa forma di risparmio sull’acquisto degli assorbenti?

Io no! A me i conti non tornano. Si spendono in media 4-5 euro a confezione, ma non basta un pacco al mese e non si usa solo una tipologia di assorbenti.

Soprattutto spesso in casa non si è soli. Se si hanno una o due figlie la cifra può arrivare a triplicarsi e se calcoliamo 2 confezioni a testa ogni mese, una famiglia può arrivare a spendere circa 30 euro solo per questi prodotti.

30 euro per 12 mesi fa schizzare a 360 euro la somma spesa per la gestione delle mestruazioni, dotazione naturale in quanto donne.

Tutto ciò senza considerare il fatto che ci sono donne che hanno un flusso mestruale molto abbondante, oltre che doloroso, e che non si possono accontentare degli assorbenti venduti in offerta al supermercato. Sono dunque costrette ad acquistare prodotti particolari che trovano solo in farmacia con conseguente maggiorazione del prezzo di acquisto.

La nota del Governo dice che non si può ridurre l’Iva al 4% perché manca la copertura finanziaria, ma caro Presidente del Consiglio, come fanno paesi come l’Irlanda in cui l’imposta è pari a 0 ?

Ah vi svelo un altro segreto: le donne in menopausa non smettono di usare gli assorbenti in quanto sovente soffrono di perdite urinarie. Quindi dite voi se prima o poi ci libereremo di questi maledetti assorbenti e dell’Iva applicata?


[1] Il Documento programmatico di Bilancio viene inviato alla Commissione Europea. Quindi viene presentata e discussa in Parlamento la Legge di Bilancio. Dovremo aspettare l’approvazione da parte di entrambe le camere della legge con le misure per il 2022.

Luciana Spina

Luciana Spina

Luciana Spina, tante cose, ma qui soltanto blogger. Adoro osservare la realtà. Lo spirito critico e la concretezza sono, nel bene e nel male, le mie caratteristiche.

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