Venerdì a Torino inizia Cioccolatò, uno degli eventi più golosi dell’anno. Dall’8 al 17 novembre, via Roma sarà coperta di banchi gestiti da famosi maestri cioccolatieri. Un irresistibile profumo invaderà tutta la città!
Quindi la nostra domanda è: chi di voi riesce a resistere davanti a una appetitosa barretta di cioccolato? E se si portano dei cioccolatini e delle praline per dessert? Chi non ha mai mangiato di nascosto un pezzo di uovo di Pasqua, dopo aver giurato che lo avrebbero mangiato soltanto i bambini? Conosco poche persone che riescono a rispondere affermativamente a queste domande. Sì, il cioccolato è una delle grandi tentazioni del mondo gastronomico. Come si fa a resistere?
La risposta è…
Non resistere!! Esatto. Innanzi tutto perché il cioccolato, ormai, non è un alimento da demonizzare. Anzi, ultimamente diversi studi hanno riconosciuto le sue proprietà benefiche. Una di queste si deve alla presenza di flavonoidi antiossidanti. Attenzione, però: questo vale soltanto per il cioccolato fondente, che ha un elevato contenuto di cacao – il minimo consigliato è 65%. Nel cioccolato al latte, la presenza di flavonoidi è bassissima, e nel cioccolato bianco è inesistente.
Quali sono gli effetti dei flavonoidi? Antiossidanti naturali, questi limitano gli effetti negativi associati a elevati livelli plasmatici di colesterolo, in modo particolare, della sua frazione “cattiva” imputabile alle lipoproteine LDL, ipertensione, infiammazione sistemica, “irrigidimento” delle pareti vascolari. In questo modo, i flavonoidi proteggono le arterie dai danni dell’aterosclerosi e prevengono malattie cardiovascolari come l’infarto e l’ictus.
Si presume che questi antiossidanti possano giocare anche un ruolo determinante nella prevenzione del declino cognitivo legato all’età.
Un’ottima notizia è arrivata recentemente dalla Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro. Un studio danese, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, ha osservato che chi consuma regolarmente moderate quantità di flavonoidi ha un rischio più basso di morire a causa di un tumore. L’effetto protettivo è particolarmente evidente nei fumatori e in chi beve quantità di alcolici più che moderate.
Altri alimenti che contengono flavonoidi antiossidanti sono i frutti di bosco, il tè, il vino rosso e gli agrumi.
Potete provare il salame al cioccolato rivisitato allo yogurt dell’amica Anna.
La chiave è l’equilibrio.
Ho parlato con un’amica nutrizionista sulle tentazioni in generale (che si possono portare al tavolo, intendo). Mi ha ricordato una famosa frase di Oscar Wilde: “The only way to get rid of a temptation is to yield to it” (l’unico modo per sbarazzarsi di una tentazione è cedervi). Vale a dire che un’alimentazione equilibrata è il modo migliore di non dover rinunciare ai piccoli piaceri della vita. Le diete più efficaci sono quelle più equilibrate, che non ci costringono a rinunciare completamente a uno o più tipi di alimenti.
Cosa vuol dire dieta equilibrata? Intanto, la parola “dieta” viene spesso sostituita da “rieducazione alimentare”. Sia perché dieta assume un significato che spesso si specchia con rinuncia e sacrificio, sia perché il segreto è rieducarsi nel modo di mangiare. La dieta di solito ha una durata limitata, e succede spesso che, appena l’abbiamo finita, iniziamo a mangiare come prima. Gli effetti desiderati, che variano da perdita di peso a riduzione del colesterolo o trattamento di intolleranze, presto scompaiono, e si parte da capo. Se invece si ri-impara a mangiare, si creano nuove abitudini e gli effetti durano nel tempo.
Per un’alimentazione equilibrata, la nutrizionista ci dà due preziosi consigli. Il primo è variare il più possibile gli alimenti, inserendo nella propria alimentazione tutte le categorie in modo equilibrato, come ci insegna la famosa piramide alimentare. Il secondo è non mangiare più del necessario per le proprie necessità, che dipendono da età, genere, costituzione, abitudini e stile di vita. Ogni individuo ha un fabbisogno diverso di apporto calorico, e per conoscerlo perfettamente l’ideale è fare una valutazione, appunto, da un nutrizionista.
Cioccolato, il cibo degli dei
Se parliamo in modo più specifico del cioccolato, il consumo deve essere molto controllato. I casi in cui deve essere escluso completamente dall’alimentazione sono pochi. Il cacao, come dicevamo prima, ha diverse proprietà benefiche, quindi può assolutamente essere assunto, con moderazione. Essendo un alimento ricco in grassi, di conseguenza, con molte calorie, sarebbe ideale calcolare la quantità concessa in base a fattori come lo stile di vita e le attività fisiche, diversi per ogni persona. In media, secondo i LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (IV revisione), si consiglia una porzione di 30 g quando si parla di consumo sporadico, cioè non tutti i giorni. La dose giornaliera, invece dovrebbe essere tra i 5 e i 15 g.
Fatevi aiutare da un professionista per calcolare una dieta adeguata ai vostri bisogni, e… buon Cioccolatò!
Ci ha aiutato: https://www.my-personaltrainer.it/nutrizione.html