Melania VS Tumore al seno: la battaglia più importante.

Melania vive ad Assisi, in Umbria, un luogo avvolto da un’aura speciale, che si trasmette a tutti i suoi abitanti. E’ proprio qui che lei è diventata una di quelle Donne che definire “Guerriera” è troppo poco. Una di quelle Donne che racconta la battaglia contro il tumore al seno come un’occasione che la vita le ha regalato per diventare più forte e consapevole.

E proprio con queste due caratteristiche (forza e consapevolezza) ci ha raccontanto la sua storia. Noi abbiamo deciso di farvene dono perchè in un mese “ROSA” come questo, in cui parlare di PREVENZIONE è sempre più importante, c’è tanto bisogno di speranza e di coraggio.

 

Melania, ti va di raccontarci in breve il tuo percorso e come ti è stato diagnosticato il tumore al seno?

Avevo 29 anni, ho scoperto da sola una piccola bozza al seno. Dopo tante ecografie (che non vedevano niente) ad un certo punto è stato avvistato il problema e una volta aspirato si è cercato di capirne la natura. Ero più che sicura che fosse qualcosa di non facile, me lo sentivo. Finché alla fine del gennaio 2007 è arrivato il verdetto: CANCRO  al seno. (che da qui in avanti chiamerò LUI).

È stata tutta una corsa. I primi di febbraio ero già in sala operatoria per una biopsia chirurgica e mi hanno impiantato un catetere al torace per le infusioni di chemioterapia. In quell’occasione mi è stato detto che si trattava di un tumore al quarto stadio con metastasi, dandomi poche speranze. Ho cercato di vivere quei giorni con serenità, e infatti in 5 mesi LUI si è arreso. Basta chemio, solo un farmaco ogni 28 giorni: avevo vinto!

tumore al senoMi sono sempre tenuta sotto controllo, ho sempre fatto tutte le analisi, le tac, le risonanze. Ma LUI ha deciso di tornare nell’autunno del 2009, questa volta attaccando solo il seno. A quel punto ho deciso di combatterlo con un farmaco sperimentale. Non volevo che LUI avesse il mio seno, almeno per quel momento, e infatti per più di un anno è andato in regressione. Ad Agosto 2011, però, è scoppiato di nuovo e a quel punto la mammella l’ho tolta eccome!

Sono stata operata nel settembre del 2011, e lì mi sono davvero resa conto che mi mancava un seno! Non era più come perdere “solo” i capelli. Quello è stato l’unico momento in cui finalmente ho pianto. La verità è che non odiavo LUI, bensì la mammella sana che era rimasta lì. Ho voluto rimuovere anche quella. Ho subìto diverse altre operazioni per ricostruire i seni, ma anche quelle sono passate con un sorriso.

Sono ufficialmente fuori dal trattamento con i farmaci da agosto del 2017, mentre solo a giugno di quest’anno mi è stato tolto il catetere port-a-cath. Mi guardo allo specchio e vedo le cicatrici sul mio corpo e mi rendo conto che è stato LUI a ferirmi così, ma non provo odio.

 

Come hai vissuto le terapie e le cure che hai dovuto affrontare?

NON HO MAI VERSATO UNA LACRIMA. MAI!

All’epoca ero una donna con una figlia di 8 anni a cui dovevo insegnare a combattere a testa alta! Quando mi avevano dato poche speranze di guarigione, avevo deciso di vivere fino alla fine respirando solo felicità e serenità e ci sono riuscita!

Andavo a fare le chemio da sola. Sebbene non volessi nessuno con me, in ospedale trovavo sempre la mia amica/sorella, che stava lì e rimaneva al mio fianco. Quasi alla fine della terapia, poi, arrivava un’altra amica per tenermi compagnia durante il viaggio di ritorno; io le dicevo di non venire, ma in verità aspettavo il suo arrivo come da bambini si aspetta Babbo Natale.

A chi dedichi questa tua enorme VITTORIA contro il tumore al seno?

La vittoria di questa battaglia è dedicata alla mia piccola DONNA, che è la parte più bella di me, a mio marito che ha saputo sopportare e supportare tutti i miei alti e bassi, alla mia grande famiglia, alle mie poche, ma speciali amiche che mai hanno smesso di tenermi per mano. Infine, alla mia metà del cuore, il mio papà, che è volato in cielo nel 2010.

LUI non ha vinto, mi ha regalato la possibilità di essere una persona migliore veramente, non mi ha lasciato cicatrici nell’anima. LUI ha tirato fuori la parte migliore di me!

Sappiamo che fai parte di un’Associazione che si occupa di assistere a livello territoriale, le donne che vengono colpite dal tumore al seno. Ti va di parlarcene?

tumore al senoNel mio territorio esiste una piccola realtà che fa grandissime cose: l’Associazione Punto Rosa OnlusVoluta fortemente dalla nostra Presidente Silvana Pacchiarotti dopo la sua esperienza con la malattia, supporta le donne e i loro familiari con servizi di fiosioterapia, consulenza nutrizionistica e supporto psicologico, il tutto gestito da professionisti del settore.

Sono tante le attività che si svolgono all’interno dell’Associazione, tra le altre, un laboratorio di pittura e teatro che ci ha permesso di realizzare oltre a dei bellissimi calendari anche un affascinante spettacolo teatrale che in questi giorni è in replica nei teatri di zona. Il ricavato di queste ed altre attività ci permette di mantenere l’Associazione viva e di aiutare due bambini affetti da una rara malattia e bisognosi di cure. Insomma…

LUI mi voleva togliere la vita e invece me ne ha donata una magnificamente nuova!

Lucia Giannini

Lucia Giannini

Lucia Giannini, da sempre con la passione per la scrittura e gli eventi culturali, un binomio che mi permette di dare libero sfogo alla mia necessità comunicativa.

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