Educazione digitale, quanto siete preparati?

A quale età avete dato lo smartphone ai vostri figli? Avete contestualmente concesso l’uso dei social? Quali sono stati gli avvertimenti dati ai ragazzi prima di farli navigare in rete? Su questi temi ci confrontiamo spesso in redazione e tutte concordiamo sulla necessità di una corretta educazione digitale.

I nostri figli appartengono a diverse fasce d’età: andiamo dall’infanzia all’adolescenza e le paranoie sono sempre tantissime. Sappiamo che c’è un momento per ogni cosa. Allo stesso modo siamo consapevoli che la tendenza è quella di bruciare le tappe.

Oggi i ragazzi sono più svegli, curiosi, hanno più stimoli. Noi genitori siamo più stressati, affannati e con un innato senso di colpa. Di conseguenza ci scappa il “SI!” facile al gioco on line e all’app dubbia o più in generale all’uso dello smartphone. Oppure diciamo sempre “NO” con il rischio che il divieto attragga ancora di più i nostri figli o che li renda degli emarginati.

 

Cosa conviene fare allora?

Forse basta solo fermarsi un attimo. Magari riflettere e confrontarsi può essere sufficiente per decidere il da farsi. Assumere una qualunque decisione dopo una corretta informazione è fondamentale, ancora di più quando si parla di uso della rete.

Così abbiamo scoperto che ci ponevamo le medesime domande, alle quali non sempre riuscivamo a rispondere. Ad esempio:

“Tik Tok è sicura?”

“Nelle chat possono insinuarsi anche malintenzionati?”

“Come posso monitorare le sue attività?”

Abbiamo trovato una sola risposta: occorre un’educazione digitale!

In primo luogo, possiamo informarci e scoprire luci e ombre. In seconda battuta, possiamo mostrare come fare, l’uso corretto e mettere in guardia da situazioni rischiose e pericoli evidenti.

I nostri dubbi sono molto diffusi anche tra le mamme e i papà della scuola, del catechismo e nei gruppi sportivi e amicali. Così abbiamo contattato un esperto di educazione digitale: Daniela Baudino e abbiamo deciso di organizzare l’incontro “Educare al digitale o vietare? Incontro per genitori consapevoli”.

Il nostro esperto digitale è una donna (ovviamente)

daniela baudino educare al digitale o vietareDaniela Baudino è una docente di informatica della scuola secondaria di secondo grado. Da sempre è appassionata di comunicazione digitale. È fondatrice del progetto www.webconsapevole.it per divulgare l’importanza della consapevolezza rispetto all’uso dei media digitali, rivolgendosi sia ai più giovani che ai “diversamente giovani”. Negli ultimi anni ha tenuto corsi di educazione digitale in scuole elementari e medie, lavorando con gruppi di ragazzi e parallelamente con adulti (genitori e formatori).

 

Il programma dell’incontro “Educare al digitale o vietare?” prevede il confronto con i genitori partendo dai seguenti argomenti:

  • L’ambiente digitale (cosa sono i Social Network e come vengono utilizzati)
  • Aggressioni mediate (CyberBullismo) e Sexting
  • Privacy e reputazione digitale
  • Nuovi modelli economici e sociali (youtuber, blogger, influencer)
  • Clash Royale & altri giochi online
  • Tik Tok & Youtube (le loro zone d’ombra)
  • Foto di minori online

 

Solo con un’efficace educazione digitale possiamo rispondere alla domanda “Educare o spegnere?”

Solo con la conoscenza dell’immenso mondo di internet, che deve indubbiamente partire da noi, i nostri figli saranno in grado di scegliere consapevolmente cosa e come usare gli strumenti digitali, districandosi sapientemente nel mare di ambienti e contenuti della rete.

 

 

Cosa aspettate a prenotare il vostro posto all’evento “Educare al digitale o vietare?”

Avete i nostri stessi dubbi? Desiderate conoscere per decidere? Non aspettate e prenotatevi sulla nostra pagina Facebook.

I posti disponibili sono solo 30 e la partecipazione costa 12 euro a persona. Ci troveremo venerdì 27 marzo alle ore 18 presso la software house ABL Soft srl in Corso Regio Parco 42 a Torino.

EDUCARE AL DIGITALE 18 (1)

Luciana Spina

Luciana Spina

Luciana Spina, tante cose, ma qui soltanto blogger. Adoro osservare la realtà. Lo spirito critico e la concretezza sono, nel bene e nel male, le mie caratteristiche.

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