Olio d’argan: come si ottiene?

Quest’anno, dopo cinque lunghi anni, sono tornata in Marocco per le mie vacanze. Insieme alla mia famiglia siamo andati a Casablanca, a Taroudant e Agadir. Abbiamo ricevuto un’accoglienza indescrivibile. Qui sono abituati ai turisti. Ci chiedono subito la nostra provenienza per poterci parlare in una lingua a noi comprensibile, ma noi partiamo avvantaggiati perchè mio marito è di origine marocchina. Così inizia il nostro viaggio per scoprire come si ottiene l’olio d’argan.

Un ragazzo si offre di farci da guida nella vecchia Medina. Cominciamo a fare un tour di bellissimi negozietti di artigianato marocchino e berbero.

Mi si riempiono gli occhi di meraviglia e le mie figlie rimangono estasiate. Tappeti, lampade, tavoli, divani, mobili, cofanetti, bigiotteria, che splendore… Vorrei comprare tutto!

Poi ci accompagna in un negozietto un po’ particolare. A prima vista sembra una farmacia, ma in realtà è un consorzio di artigiani che producono cosmetici e unguenti a base di olio d’Argan.

Il consorzio è formato principalmente da cooperative di donne dedite al frutto dell’argan. Si occupano della raccolta, dell’estrazione e della lavorazione manuale, quindi artigianale del frutto dell’argan.

Qui l’arganè un frutto da agricoltura biologica trattato con rispetto.

L’ Union des Cooperatives des femmes de l’Arganeraie (UCFA), co-sponsorizzato dall’Agenzia per lo Sviluppo Sociale (SDA) con il sostegno dell’Unione europea è la più grande unione di cooperative per l’argan in Marocco.

Con mia grande sorpresa, il signore che ci accoglie chiede la mia provenienza dicendomi che ha vissuto tanti anni in Italia. È stato in Veneto dall’ 82, poi è ritornato a vivere a Taroudant, dove lavora con l’olio d’argan.

In un ottimo italiano, mi spiega che la pianta da cui si ricava l’olio d’argan è l’argania spinosa, che si trova solo in determinate zone del sud del Marocco, intorno alle città di Essouira, Agadir e Taroudant.

Per i marocchini è sempre stata una comunissima pianta i cui frutti venivano utilizzati solo per produrre olio ad uso alimentare.

Tradizionalmente l’olio d’Argan è conosciuto per le sue proprietà farmacologiche, come protettivo del sistema cardio vascolare. È utilizzato per il trattamento delle infezioni della pelle. È un inibitore della crescita batterica e un antidiabetico.

Nei primi anni ‘90 si scoprono molte altre proprietà benefiche medicamentose del frutto dell’argan e inizia una produzione di unguenti e cosmetici per la vendita di prodotti a base di olio di argan anche nei paesi europei.

Dopo questa spiegazione abbiamo così assistito al processo di lavorazione manuale di questo frutto per ottenere l’olio d’argan.

 

Come si ottiene l’olio d’argan?

Il frutto ha l’aspetto di un piccolo dattero e la sua lavorazione artigianale prevede due passaggi: l’estrazione del nocciolo e l’estrazione di una mandorla al suo interno semplicemente spaccando il guscio con una pietra.

argan

È questa piccola mandorla ad essere triturata in una macina manuale tradizionale. Con l’aggiunta di acqua e lo sfregamento meccanico si ottiene una pasta chiamata malaxage, un composto cremoso marroncino che viene raccolto in un contenitore sottostante.

Da qui poi la lavorazione prosegue con la separazione dell’olio dalla parte più spessa e granulosa che non viene buttata, ma viene poi lavorata ancora per la produzione del “sapone nero” che ha una consistenza cremosa e oleosa.

Questo particolare sapone viene utilizzato negli hammam per la pulizia del corpo. Lo sfregamento con un guanto molto ruvido elimina il primo strato di pelle morta (lo scrub!) aprendo i pori della pelle facendola “respirare” e donandole lucentezza e una sensazione di freschezza.

Il primo guscio esterno della mandorla viene fatto seccare e dato come alimento per il bestiame, mentre il secondo guscio viene utilizzato per accendere il fuoco.

Vista la sempre maggiore richiesta di prodotti a base di olio d’argan, a partire dai primi anni 2000 al metodo di lavorazione manuale si aggiunge il metodo più moderno: l’utilizzo di una tramoggia che macina i semi e li spreme ottenendo un olio torbido da filtrare.argan1

Il residuo di questa lavorazione è simile a piccoli bastoncini di legno che vengono utilizzati per creare creme e maschere per il viso.

 

La verità sui prodotti a base di olio d’argan

olio d'argan1Questo è un olio più concentrato che non prevede l’aggiunta di acqua. Si ottengono circa 3 kg di olio da 100 kg di frutti secchi. Il costo del prodotto puro risulta così molto elevato.

I prodotti che utilizziamo comunemente contengono di fatto una bassa percentuale di quest’olio.

L’olio prodotto per la cosmesi ha un aspetto più chiaro e può essere usato per tutto il corpo, i capelli e le unghie. Grazie alla miscelazione con altre erbe si hanno diverse modalità di utilizzo. Ha proprietà idratanti, anti-eta’ e ricostituenti.

La dettagliata spiegazione di questi processi lavorativi mi ha affascinato e ha spinto me e le mie figlie ad acquistare dei prodotti che ci porteranno sicuramente dei benefici.

 

 

 

Oriana

Oriana

Oriana Maggia Catlet, Diplomata al 1° Liceo Artistico di Torino e specializzata in Decorazioni murali di pregio e Trompe l’oeil. Ho sperimentato come autodidatta varie tecniche pittoriche: olio, acrilici, pittura su ceramica, seta, tessuto, legno... Iscritta nel registro degli OPI (Operatori del Proprio Ingegno) del Comune di Torino, ho creato una mia linea di oggetti in legno e sono appassionata di riciclo creativo.

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