L’ansia si rivolge direttamente a chi ne soffre

Quando entro in gioco io, non c’è spazio per altre emozioni – sono l’ansia. Inizio a porre domande irreali, scatenando una reazione a catena di sensazioni fisiche che nulla hanno a che vedere col tuo reale stato psicofisico. Ti blocco perché voglio che tu entri in contatto con me, sono l’ansia.

Le tue mani inizieranno a sudare. Parlerai sempre meno, perché non ne sarai in grado, temendo di non essere compreso. Il tuo stomaco sarà chiuso, sentirai di voler vomitare, ma non sarà così; da quel momento il tuo corpo inizierà a tremare, creando una febbre inesistente.

Ti sarà difficile comprendere i motivi delle mie comparse: a volte mi presento nelle occasioni più comuni (esame, appuntamento di lavoro, ecc…). A volte, non esistono metodi per farmi sparire, se non l’utilizzo di strumenti esterni come una terapia adeguata che possa darti i mezzi per imparare ad ascoltarmi. Devi farlo perché io sono l’ansia e possiedo la tua mente!

Ansia 1

 

Ti farò evitare spazi aperti, luoghi affollati, interazione sociale. Ti farò chiudere sempre più in te stesso, creandoti l’illusione che ciò possa servirti a scacciare via la mia voce. Quando sarai in compagnia farai finta che io non sia lì, ma io diventerò più prepotente portandoti allo sfinimento.

Le persone ti diranno frasi del genere: “Dai stai calmo”, “Non ci pensare”, “Pensa positivo”, “E’ solo nella tua testa”.

Questo non ti aiuterà e ti farà sentire ancora più solo, creando con me un legame ancora più forte.

Ansia 2

 

Tu forse non lo sai, ma io posso sparire!

Per cancellarmi, dovrai guardarmi in faccia. Quando avrai riconosciuto cosa abbia scaturito il mio arrivo, dovrai iniziare un lavoro intenso su te stesso, lasciando andare ciò che eri prima.

Solo così potrai rinascere. Sarai una persona nuova, più forte e cosciente della mia esistenza. Alla fine, la tua coscienza saprà individuarmi – sono l’ansia – senza lasciare che io riesca a influenzarti.

Quello che molte persone non comprendono subito, è l’importanza di dover passare attraverso di me. Sono come un campanello d’allarme – sono l’ansia. Ti sto dicendo che qualcosa non funziona nella tua vita e che dovrai affrontarmi. Il viaggio da percorrere non sarà semplice!

È facile giudicarmi perché mi presento nel peggiore dei modi. Se tu comprendessi il mio compito, arriveresti addirittura a ringraziarmi perché il cambiamento sarà evidente: migliorerai la tua vita.

Per il tuo bene ti chiedo solo una cosa: non lasciare che io prenda il totale possesso della tua esistenza, combattimi e vincimi – sono l’ansia.

Articolo e fotografie di Elena Favata e Alessandro Moro

 

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